Nome RPG: Sophie Beswood
Professione di copertura: Segretaria
Arma preferita:Magnum 44
Età:34
Altezza:1,75
Peso:60 kg
Foto:
Sophie Beswood nacque nel 1906 nella frenetica città di Boston. I suoi genitori, immigrati irlandesi, erano proprietari di una piccola distilleria, situata in una zona periferica della città. Gli affari non andavano alla grande ma nonostante ciò Sophie riuscì a trascorrere un’ infanzia e un’adolescenza felici.
Quel periodo di spensieratezza non durò a lungo; infatti con l’inizio del Proibizionismo negli Stati Uniti e con la successiva pubblicazione nel 1919 dell’XVIII emendamento e del Volstead Act , venne sancito il bando che vietava la fabbricazione, la vendita, l’ importazione e il trasporto di alcool . Nel giro di pochi mesi i genitori di Sophie si trovarono costretti a chiudere i battenti. Iniziava per la famiglia Beswood un periodo di grande povertà e miseria.
Sophie aveva appena sedici anni quando, vedendo i suoi genitori sempre più afflitti e sempre più sommersi dai debiti, decise di dargli un supporto economico lavorando come operaia in un’industria tessile, un lavoro che le assicurava di ricevere un piccolo salario appena sufficiente a sfamare la famiglia.
In una sera di agosto del 1926 Sophie tornando da lavoro vide il padre conversare con un altra persona nel sotto interrato, un uomo di grande imponenza, alto con capelli biondi e sulla trentina. Incuriosita da quell'uomo che non aveva mai visto in vita sua, Sophie si nascose dietro la porta per udire meglio la conversazione. Dagli spezzoni di quella conversazione riuscì a capire l'uomo era un membro di un illustre clan (Gustin gang) della mafia irlandese. L'uomo stava proponendo al signor Beswood di vendere in nero la merce che gli era rimasta promettendogli in cambio un’ingente somma di denaro. Il padre di Sophie inizialmente voleva accettare la generosa offerta , ma poi dopo essersi preso qualche minuto per pensarci rifiutò dicendogli che il suo compito era quello di salvaguardare il bene della famiglia. Quel rifiuto gli costò la vita. Il tutto si svolse davanti agli occhi della giovane ragazza; uno sparo dritto alle tempie, un urlo e il corpo accasciato a terra di suo padre.[...]
Erano passati cinque anni da quell'increscioso episodio, ma il rumore di quello sparo rimbombava ancora limpidamente nella testa di Sophie. La ragazza desiderava solo una cosa in quel momento: vendicarsi di quell’atto barbaro. Invece la madre di Sophie che non aveva assistito a quella cruda scena entrò in uno stato di depressione e non era più capace di svolgere le normali attività giornaliere.
Nel 1931 Sophie frequentando i quartieri malfamati di Boston dove era situata negli anni addietro la distilleria entrò in contatto con Johnny Torrio, uno dei capi di una famiglia mafiosa di origini italiane, la famiglia Nitti.
Anche quest’ultima era interessata al mercato nero di alcolici; quindi aiutare la ragazza a vendicarsi della Gustin Gang non poteva far altro che agevolare il raggiungimento del loro obiettivo, quello di eliminare la concorrenza per l’egemonia sul mercato nero di alcolici.
Nel giro di cinque anni Sophie aiutata dalla famiglia Nitti riuscì finalmente a vendicarsi di Frank Wallace, l’assassino di suo padre.
In quel giorno, 12 maggio 1936 Sophie si sporcò le mani di sangue per la prima volta. Lo uccise con grande freddezza sparandogli dritto al cuore senza esitare neanche un istante. Il suono del gorgoglio sottile del sangue che colava fuori dalle membra di quell’uomo aveva coperto il rumore dello sparo che si era insediato nella sua mente da quella sera di agosto.[…]
Dopo quell’episodio Sophie era cambiata. Aveva capito che non poteva più tornare alla vita di prima, ormai aveva sporcato la sua coscienza con il sangue di un’altra persona e stranamente questa cosa non le dispiaceva. Decise quindi di continuare a lavorare per la famiglia Nitti, che l’aveva accolta con grande fervore e l’aveva aiutata a togliersi quel peso che tanto aveva agonizzato la sua esistenza.
Dal 1940 Sophie è entrata ufficialmente nella famiglia Nitti come correlata. Lavora come segretaria di un contabile Zack Shelby , anch’egli membro della famiglia Nitti e con una storia dolorosa alle spalle. In lui Sophie ha trovato una grande amicizia e una persona su cui contare. La loro natura che tanto avevano detestato li aveva avvicinati e gli aveva aperto gli occhi indicandogli quello che sarebbe stato il loro destino.