NOME RPG: Jack Allen BagarellaLAVORO DI COPERTURA: Critico D'arteARMA PREFERITA: Veleno ETÀ: 26ALTEZZA: 1m 85cm PESO: 85kgVi ricordate di Jack Allen Bagarella? Quel bastardo mezzo irlandese mezzo italiano e mezzo stronzo? A quante pare ai tempi della "Old" Nitti si scopava una lurida prostutita, e come si suol dire nel nostro caro XXesimo secolo,
ha portato una cicogna a quella povera ragazza.
Jack Allen Bagarella Jr. nasce a Boystown, un quartiere malfamato di Chicago, assistendo sin da piccolo a cose che nemmeno gente adulta dovrebbe assistere. Jack, pur se vicino al mondo della droga e della prostituzione, non si è mai fatto influenzare da questi, vivendo la sua adolescenza pressoché lontana da quella merda. Il primo giorno di scuola fu per lui, solamente l'inizio di una lunga vita scolastica e di un momento tragico della sua vita: la morte della madre, trovata stesa sul divano con affianco due siringhe piene di una specie di liquido opaco, proprio lo stesso divano in cui la sera prima lo stesso Jack era in ansia per il primo giorno di scuola. Alla sola età di 16 anni, conosce in un Pub a Lincoln town, Gregoire Delbèrt, critico d'arte francese, trasferitosi da un paio di anni a Chicago, che decide dopo un paio di settimane di prendere in affidamento il ragazzo. Il "mangia baguette" fece avvicinare il ragazzo al mondo dell'arte, aprendogli le porte alla conoscenza di persone di elevato calibro culturare, come il direttore dell 'Art Institute di Chicago: James Rondeau. Grazie a queste conoscenze e alle spinte emotive da parte di Gregoire, si dedica completamente al mondo dell'arte, divenendo una delle persone più illustri all'interno dell'Istituto d'Arte a soli 20 anni.
Passano pochi mesi dal suo grande successo, che la Polizia trova Gregoire assassinato, con 23 coltellate al petto, che non sia un caso che con lo stesso numero Bruto uccise Cesare?Questa tragedia provocò il lui un grande senso di appartenenza al mondo dell'arte, ma nonostante amici e parenti (i pochi che li rimanevano) che diedero una mano a Jack negli anni a seguire, il ragazzo oramai adulto comprende, che purtroppo la vita non è un "lascia-passare" e niente di quelle fandonie che dicono sui giornali...
Politica, Polizia e persino l'arte, tutte falsità che lo stesso Stato utilizza per creare lucro in attività apparentemente innocenti.
Questa riflessione in lui, accese un grande cambiamento interno, dal punto di comprare una pistola, ed entrare in uno dei bar più temuti di quegli anni: Il Tom's Bar.
"Entrato nel locale pronto a morire, uscito dal locale pronto a vivere".