Nome RPG: Carl Bolye.
Professione di copertura: Uomo d'affari.
Arma preferita: Beretta 93R (Pistola mitragliatrice).
Età: 43 anni.
Altezza: 1,78 m
Peso: 76,9 kg
Nato in Irlanda orfano di padre,Carl Boyle si trasferì dopo aver abbandonato gli studi universitari a Los Angeles per cercare un pò di fortuna a causa del basso salario che la madre portava a casa. Dopo svariati lavori faticosi e sottopagati nell'estate del 1900 conobbe Al Capone,arrivato a Los Angeles per le sue solite vacanze estive in uno dei bar più famosi di Los Angeles chiamato "Billiard bar" noto per i famosi giocatori di biliardo che lo frequentavano. Conobbe Al Capone proprio in quel posto grazie al suo duro lavoro di aiutante al balcone ma soprattutto per la sua abilità di aver iniziato un giro di scommesse illegali all'interno del Billiard bar grazie anche all'aiuto del suo amico tomas,entrambi arrotondavano i loro stipendi così, il tutto ovviamente era fatto all'oscuro del padrone del Biliard. L'incontro con Al Capone ebbe i suoi frutti,infatti quest'ultimo promise un posto provvisorio nel suo gruppo per assaltare una delle banche di Los Angel dicendo a Carl che se il colpo sarebbe andato a buon fine sarebbe diventato un membro effettivo del suo gruppo,potendo così partecipare alle azioni criminali organizzati da lui. Il colpo fu organizzato interamente da Carl con uomini scelti da Al Capone,quest'ultimo fu fatto poco dopo l'incontro in una calda giornata di luglio.
Entrati con facilità nella banca presero l'intero incasso e tutto ciò che di valore era presente all'interno compresi i gioielli che i dipendenti portavano addosso,sembrava andare tutto bene ma non fu così quando lo stesso Carl si accorse che dopo aver posto il bottino nell'auto ed essere partiti una macchina seguiva loro. A quel punto Carl decise di imboccare una via poco frequentata e di fermarsi per alcuni istanti per assicurarsi che l'auto fosse di una famiglia nemica.
Presa la via e fermatosi ordinò subito di prendere le armi ai suoi compagni affermando di stare pronti e di agire sempre all'interno dei confini della via senza andare oltre e di guardarsi bene le spalle,ma la raccomandazione più importante data fu quella di non iniziare un conflitto a fuoco se non necessario,dopo le raccomandazioni sfoderò la sua bella Beretta 93R e scese per primo dalla macchina seguito dai propri compagni.
Ad aspettarli fuori dall'auto furono 5 uomini armati che dopo una lunga discussione affermarono di essere stati mandati dal criminale James "Big Jim" Colosimo su avviso di una spia di quest'ultimo e di volere l'incasso della rapina fatta alla banca in quanto Big Jim gestiva la corruzione all'interno di quella stessa banca perciò gli incassi erano di proprietà loro.
A questo punto Carl si trovò davanti a una scelta difficile,rispettare i patti presi con Al Capone o rischiare un conflitto armato mettendo a rischio la vita propria e dei compagni...la scelta fatta da Carl fu quella più scontata ovvero scendere ad un compromesso e cercare di accontentare tutti cercando di non mettere a rischio al vita di nessuno,infondo non aveva mai ucciso ma solo compiuto azioni illegali senza mettere a rischio la vita di nessuno.
Carl offrì al capo degli uomini di Big Jim la metà del ricco bottino preso alla banca così che tutti avrebbero avuto la loro parte senza danni per i propri uomini. Dopo pochi secondi dall'affermazione di Carl il capo nemico decise di non accettare il compromesso e di volere tutto il denaro rubato ma di potersi tenere i gioielli preziosi presi ai dipendenti e senza esitare puntò la pistola verso un'uomo di Carl minacciando che se non avrebbe accettato avrebbe fatto fuori i suoi uomini compreso Carl.
A quel punto non rimaneva nulla da fare,Carl inscenò un finto attacco di cuore accasciandosi alla macchina parcheggiata poco distante dagli uomini di Big Jim a quel punto Carl,sempre chinato,sussurrò a un suo compagno di inscenare una falsa ricerca delle sue medicine all'interno della macchina e di portare il resto dei due compagni dietro la macchina con la scusa di non trovare le medicine,ovviamente il tutto alternato a urla di dolore,così il compagno fece.
Alla prima occasione Carl prese la sua pistola mitragliatrice poggiata a terra poco distante da lui e sparò verso il capo (inteso come leader del gruppo nemico) dei nemici mentre si dirigeva al riparo dietro la propria macchina e così seguirono la sparatoria i compagni,durante il tentato riparo però Carl fu ferito a una gamba ma continuò nel conflitto insieme ai propri compagni,uscendone vincitore.
Il tempo di mettere un pezzo di camicia intorno alla ferita di Carl e il gruppo tornò nell'appartamento di Capone che,contento del risultato, proclamò Carl membro ufficiale del proprio gruppo; Carl segui Al Capone fin quando non fu arrestato durante una tentata corruzione con accusa di evasione fiscale,spaccio di droga, corruzione,scommesse clandestine e pluriomicidio,morendo in carcere impiccato.
-C.Bolye