La vita di Nikolai Makarov

Nome:
Nikolai Makarov

Soprannome:
"Il Ceppo"

Professione di Copertura:
Meccanico

Età:
33

Arma Preferita:
Coltello

Carattere:
Parla poco, quasi nulla, enigmatico.





Nikolai Makarov nasce a Moscow in Russia nel lontano Dicembre del 1907 sotto l'insediamento del governo delle URSS. Il padre era un operaio del governo riparava le macchine degli Ufficiali, della madre vi basti sapere che era una puttana di quartiere. Senza alcuna istruzione Nikolai cominciò a lavorare alla giovane età di 15 anni vendendo pezzi di ricambio per auto, ripudiava il padre e la madre, si considerava un figlio bastardo nato senza padre né madre. Per lui esisteva solo il codice vory v zakone. L'elemento fondamentale del suo credo è:"Disprezzo per i beni. Il vory non ha diritto di possedere beni, ma può usufruire del patrimonio che appartiene al mondo criminale. In questo non ha altri limiti se non i suoi desideri." La pena per la violazione di questo codice è spesso la mutilazione o la morte.
Prima di entrare in questa organizzazione bisognava fare uno step, l'essenziale, vivere un'esperienza all'interno di un carcere, dopodicché una volta accettato bisognava avere un rito di iniziazione con dei tatuaggi forzati. Nikolai fu incarcerato in Serbia nella prigione di Kresty a San Pietroburgo ( Duplice omicidio ) passando due anni nel braccio delle punizioni, messo diverse volte in isolamento da cui prese il soprannome "Il Ceppo" perché non riuscivano a spostarlo dalla cella. Aveva poco interesse per la sua vita, si considerava morto dall'età di 15 anni, viveva perennemente in uno stato di distacco.

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